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I LAGHI

Suggestivo lake district italiano in Lombardia

FRANCIACORTA
FRANCIACORTA

iseo garda Maggiore como Lario Sebino

I laghi della Lombardia nei dintorni de L’Albereta

L’Albereta si trova proprio nel cuore di un vero e proprio lake district italiano, suggestivo nei colori ed affascinante nelle storie che vi si celano. Maggiore, Garda, Lario, Sebino, sono solo i più ampi, ma in realtà moltissimi sono i laghi di ogni dimensione e profondità che punteggiano la Lombardia. Questi laghi hanno suscitato, fin da tempi immemori, la meraviglia di generazioni di viaggiatori provenienti dal Nord Europa, approdati sui nostri specchi d’acqua e rimasti letteralmente incantati. I laghi della Lombardia sono stati definiti un angolo di paradiso proprio da quei viaggiatori stranieri che tra l’Ottocento e il Novecento, attraversato i valichi alpini, sono rimasti incantati e senza parole alla vista di quello splendore mediterraneo fatto di fichi, palme, buganvillee e limoni. Oggi, nonostante i tempi siano cambiati e molte trasformazioni siano avvenute, questi laghi non hanno perso nulla del loro fascino e, grazie alla bellezza del paesaggio e a un clima particolarmente mite, sono ancora in grado di suscitare meraviglia e stupore in coloro che si dedicano alla loro scoperta. Lungo le sponde di questi incantevoli bacini sorgono pittoreschi borghi antichi e molti di essi si affacciano su lingue di sabbia delimitate da frastagliati promontori. Non mancano poi gli scorci da cartolina con balconi fioriti, giardini all’italiana e ville che si specchiano nell’acqua. Una sinestesia di colori, profumi, melodie, davvero indimenticabile. Non da ultimo, anche per questi luoghi, come ovunque in Italia, al patrimonio artistico e paesaggistico si aggiunge una varietà enogastronomica unica, tutta da assaporare.
  • Lago d’Iseo
  • Lago di Garda
  • Lago di Como
  • Lago Maggiore

Lago d’Iseo

Il lago di Iseo presenta un fascino raro.

Per volere della sua gente, che continua a considerarlo luogo in cui abitare, è rimasto ai margini delle grandi rotte turistiche. Lo si capisce subito quando si percorrono le vie dei suoi borghi, prive di negozi per turisti, ma animate da un ritmo sincero, quello fatto di incontri quotidiani, della spesa nella piazza del mercato, del bicchiere di bianco prima della cena e delle piccole osterie, alcune delle quali stellate, in cui far tardi gustando un piatto di pesce di lago e un buon bicchiere di Franciacorta.
Iseo è il paese considerato “capoluogo” del lago. Un piccolo borgo con antichi vicoli, romantiche piazze e silenziose chiesette votive. Dal suo imbarcadero si può raggiungere Montisola, l’ennesima sorpresa del lago d’Iseo. A vederla sembrerebbe un’imponente montagna della sponda opposta, ma dal battello ci si accorge presto che quel monte è una vera e propria isola che emerge dal lago o meglio, come dicono i geografi, è l’isola lacustre più grande e più alta d’Europa: 4,28 chilometri quadrati di superficie per 599 metri di altezza. Un’isola che conta 11 paesi, 1.830 abitanti, un castello, 8 chiese, 9 sorgenti, 16.000 olivi, qualche vigna e, ovunque, boschi di castagni. Le sue strade sono vietate alla macchine e solo gli abitanti possono utilizzare i ciclomotori, mentre ai forestieri è permesso esplorare l’isola solo a piedi, in bicicletta o con i piccoli minibus pubblici. Un paradiso ecologico con una vocazione per l’agricoltura e per l’artigianato, quest’ultimo riconosciuto a livello mondiale per la costruzione di reti da pesca e di barche a remi a doppia prua, i ‘naèt’ dei pescatori, capaci di invertire la rotta senza virare. Sulla sommità dell’isola c’è il santuario della Madonna della Ceriola, che non è solo la chiesa più antica dell’isola (V secolo), ma anche un ottimo belvedere e un curioso museo di storia locale, scritta dagli ex-voto lasciati dai fedeli. Montisola fu anche testimone, nell’800, della storia d’amore fra un musicista polacco e una scrittrice francese, entrambi destinati a glorie future. Lei si chiamava Aurore Dupin, ma firmava i suoi libri col nome di Gorge Sand, lui era battezzato come Fryderyk Franciszek, ma preferiva farsi chiamare Frédéric François Chopin. Vissero insieme nel piccolo borgo di Sensole e di quella loro love story è rimasto un libro che la Sand ambientò qui e intitolò “Lucrezia Floriani”.

Dalla letteratura alla natura, tutto invita a immergersi in una dimensione magica, degna di più di una visita.

Lago di Garda

Quello del Garda è il più grande lago italiano che, circondato a sud dall’anfiteatro morenico e con un braccio che si incunea nel maestoso scenario delle Dolomiti del Brenta, gode di una posizione privilegiata nel cuore dell’Italia settentrionale, a soli 40 km da L’Albereta e dalle principali città del Nord.

L’acqua limpida e pulita, mai eccessivamente fredda, la vegetazione mediterranea, le spiagge assolate ed il clima mite, fanno del lago di Garda, o Benaco, una sorta di piccolo mare, incastonato tra le ultime propaggini delle Alpi e la pianura padana. Nella tavolozza di colori che caratterizza il Benaco risaltano il giallo dei limoni, i rosa e i granata degli oleandri, i rossi e i viola delle buganvillee, e i verdi degli uliveti. Sono questi i frutti del Garda, il cui clima mite favorisce anche la coltivazione di viti che danno vita ad ottimi vini. Per godere dell’atmosfera vivace del lago e della bellezza del paesaggio bastano le passeggiate nei centri storici dei borghi che circondano il lago, l’emozione di un giro in battello, o la scoperta dei dintorni. Numerose sono anche le opportunità per gli sportivi: gli appassionati di vela e windsurf trovano qui le condizioni ideali per giocare con i ritmi dei venti, i golfisti saranno soddisfatti dalla qualità dei campi riconosciuta in tutto il mondo, gli amanti della mountain-bike ne faranno una delle loro mete preferite. Anche il tennis, il parapendio, il free-climbing, lo scuba-diving, e molti altri sport d’azione trovano nel Garda una destinazione ideale. 
Per chi preferisce l’ozio e la vita all’aria aperta, ampia è la scelta di parchi naturali e parchi divertimento. 

Non da ultimo, il Lago di Garda è anche famoso per la sua dolce vita, grazie alla sua frizzante atmosfera notturna. Musica, eventi e spettacoli animano le sue notti! La serata inizia già al tramonto, con un buon aperitivo: ci si incontra per un drink in uno dei tanti bar della costa, per poi spostarsi a cena in uno degli ottimi ristoranti che punteggiano le sue sponde. Infine, non si può che concludere la serata nelle molte discoteche e locali di tendenza che hanno reso celebre ovunque la “movida” del Garda, per ballare fino al sorgere del sole!

Lago di Como

L’insolita sagoma a forma di bastone da rabdomante ci fa pensare che il Lario, o lago di Como, sia sempre alla ricerca di nuova acqua, magari proprio in quella Brianza prima collinare e poi pianeggiante in cui affonda i propri rami. I suoi 410 metri di profondità lo rendono il più profondo dei tre laghi subalpini italiani e uno dei più profondi d'Europa e la sua grande massa d'acqua influenza il clima delle sponde, rendendolo simile a quello della riviera ligure.

L'alloro e l'ulivo prosperano, i giardini ospitano palme e piante tropicali, e il florovivaismo è in continua crescita. Alle bellezze naturali del triangolo del Lario (Lecco, Como e Bellagio) si aggiunge un patrimonio artistico originale ed attraente, nel quale si distinguono almeno tre aree di interesse. La prima, più eloquente, è costituita dalle ville del Lago di Como, che rappresentano degli esemplari unici al mondo sia per il loro valore architettonico che per i tesori che racchiudono. La seconda, più spirituale e dotta, riguarda la sorprendente concentrazione sul territorio di chiese romaniche, a testimonianza di un fiorente medioevo comasco. La terza, affascinante e suggestiva, è costituita dalle numerose opere di fortificazione militare di diversa epoca, cui si accompagnano le relative leggende, che conservano la memoria di un passato turbolento ed avventuroso.

Un itinerario che abbina le raffinatezze di un ambiente ormai da secoli elegante ed una natura capace di mantenere i propri spazi e le proprie regole: questa è la provincia di Como che in tutte le stagioni si rivela al visitatore come uno scrigno di esperienze inaspettate, di bellezze celate, e di paesaggi unici il cui protagonista assoluto è il lago.

Lago Maggiore

Sul lago Maggiore, come sugli altri specchi d’acqua della provincia di Varese, c’è sempre vita: si fa sport, si fa cultura, si susseguono spettacoli e manifestazioni che danno linfa ai centri che vi si affacciano.

Basta poi salire sulle colline che incoronano i laghi per ammirare panorami indimenticabili, attraverso territori che conservano il ricordo di coloro che per secoli li hanno percorsi. Il lago Maggiore è ancora oggi la testimonianza della raffinatezza e del prestigio dei Borromeo che qui risedettero lasciando un’eredità di sontuosi palazzi sulle isole, prestigiosi giardini all'italiana e l'imponente rocca di Angera. Visitando il lago dal lago si ha la sensazione che il tempo si sia fermato: il monastero di Santa Caterina che sembra aggrapparsi alla roccia, Stresa e le isole Borromee, i castelli di Cannero, rifugio antico dei Mazzarditi, famosi pirati del Verbano, sono alcuni degli esempi di capolavori che vi lasceranno senza respiro. Il patrimonio storico-artistico vanta anche numerosi siti archeologici a certificare un ambiente abitato fin dalla preistoria e segnato da vie sacre e siti religiosi che ci invitano a ripercorrere le strade dei pellegrini del Medioevo.

Un "unicum" irripetibile che ha infatti attirato da sempre turisti d'eccezione: da Goethe a Stendhal, da Fogazzaro al Manzoni.

CIttà

L’Albereta si trova proprio al centro di un suggestivo percorso che unisce da est a ovest le più affascinanti città d’arte del Nord Italia.
Vista di Bergamo
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